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sabato 28 aprile 2018

Recensione: Il matrimonio di mia sorella di Cinzia Pennati

Buon pomeriggio! Un bellissimo sabato di relax oggi per me, infatti ho terminato il libro di cui vi parlo in questa recensione e comincio subito presentandovelo: Il matrimonio di mia sorella di Cinzia Pennati. Io l'ho letto per la Reading Challenge cui partecipo per l'obiettivo Libro Imposto e fa parte dei miei ultimi, consistenti, acquisti librosi. D'altronde il 23 aprile era la giornata Mondiale del Libro... mi sembrava doveroso festeggiare saccheggiando librerie!!! Ma veniamo al dunque tornando al protagonista di oggi.

Sinossi: Bellissima e sognatrice, da sempre Celeste è la prediletta della famiglia, adorata dagli amici e dai numerosi corteggiatori. E finalmente è arrivato il giorno che tutti aspettavano: le nozze con Roberto, l'uomo ideale, solido e affidabile. Un matrimonio in grande stile, con un abito da favola e la chiesa traboccante di fiori. Ben diverso dalla rapida cerimonia con cui si è sposata la sorella maggiore Agnese: quasi un marchio d'infamia che la madre non le ha mai perdonato. D'altronde, Agnese è la figlia concreta e misurata, quella su cui si può sempre contare, che non riserva sorprese. Ma adesso, a quasi quarant'anni, con due bambine, un lavoro estenuante e un marito con cui forse la magia non c'è mai stata, Agnese vacilla: è veramente questa la vita che desiderava? E se è così, perché prova uno strano brivido ogni volta che riceve un messaggio da Andrea, quel nuovo collega così comprensivo? Ma quando perfino Celeste, tanto sicura e perfetta, viene messa in crisi da un ritorno inaspettato, Agnese non può che chiamare a raccolta le donne di famiglia, tutte radunate davanti a un bicchiere di sherry: la madre Ines, in eterno conflitto con la nonna; la cugina Fiamma, con un segreto nel cuore; e soprattutto l'eccentrica zia Rosa, che non si è mai sposata ma ha molto da rivelare sulla forza della passione... Nell'arco di un solo giorno speciale, tra ricordi, confessioni, tradimenti e riconciliazioni, Agnese vedrà cadere ogni certezza e ogni maschera: ma è davvero troppo tardi per essere leali con se stesse?

Recensione: Leggere questo libro fa riflettere,  la storia della protagonista potrebbe essere quella di molte donne di oggi che si dividono tra famiglia, lavoro e gestione della casa senza essere mai sicure che sia proprio quello che desiderano. Spesso invece, come Agnese, ci si ritrova a pensare che forse si sceglie di assecondare le aspettative di altri. Per il matrimonio di Celeste, sorella inquieta e un pochino scapestrata, si raduna la famiglia che finalmente festeggia l'amore con tutte le cose al posto giusto:un bravo marito, una bella cerimonia religiosa come piace alla mamma, tutti i parenti e tanti chiunque per festeggiare l'amore. Agnese non si è sposata in chiesa, Luca non sembra più quel grande amore di un tempo, non ne è più tanto sicura... lei è certa solo dell'amore che prova per le sue due bimbe. Ecco, con questi pensieri in testa, il giorno delle nozze della sorella, lei si ritrova a dover rimediare alla crisi da ripensamento di Celeste, a conoscere segreti di famiglia, a recuperare cuori infranti ancora riparabili ma soprattutto a ripensare alla sua vita, alle sue scelte, al vacillare dei suoi sentimenti in nome di una routine che non vuole diventi consuetudine. Perché Andrea, il collega premuroso ma sposato, è un pretesto per capire che lei ha bisogno di riprendere in mano la sua vita, di non accontentarsi, ha bisogno di fare ciò che la rende felice non solo ciò che gli altri si aspettano da lei. Questi pensieri e questa nuova consapevolezza arrivano dalla giornata che dovrebbe essere di festa ma che, invece, si tramuta in un profondo confronto tra le personalità femminili della sua famiglia. Nonna, zia, cugina, sorella e soprattutto la mamma che tirano fuori carattere e grinta e che Agnese assorbe per rimediare ai suoi malesseri. La paura della sua immagine allo specchio non è più così forte, Agnese cambia le prospettive e si sente diversa... si sente mamma, moglie ma più di tutto donna! E nulla avrà più il sopravvento su questo. Un delizioso manifesto alla vera essenza della femminilità secondo me, la Pennati ha saputo descrivere quello che ogni donna prova una volta almeno nella vita. La sensazione spiazzante di non essere al posto giusto, con la persona giusta, di aver perso occasioni , di non aver avuto il coraggio necessario per cambiare le cose che non funzionano bene come si vorrebbe. Io, lo confesso senza timore, ho avuto questi pensieri e serve qualcosa di forte, come dei legami abbastanza solidi, per riportare i pensieri nella giusta direzione, per saper vedere oltre le aspettative, per prendere coscienza che la realtà è fatta anche di cambiamenti e che non bisogna temerli ma trasformarli in solide certezze. Questo libro è uno di quelli che serve avere a portata di mano quando ti sembra che nessuno ti capisca, quando cerchi conforto e vedi tutto sempre uguale, leggerne qualche riga rimette a posto le cose. Agnese, Celeste e Ines ma anche Rosa e Fiamma mi hanno convinta che il principe azzurro non sempre è perfetto e così azzurro ma che anche nelle sue sfumature e con un po' di arrangiamenti potrà condividere una vita senza accontentarsi e che vale sempre la pena pretendere un po' di felicità.

giovedì 19 aprile 2018

Recensione: Il Maestro di James Patterson con Michael Ledwidge

Buon caldissimo giovedì! Oggi mi dedico ad aggiornare un po' il blog con la recensione del libro appena terminato per la Challenge che sta diversificando in maniera incredibile le mie letture e, a volte, mi fa tornare ai vecchi autori preferiti come Patterson. Infatti c'è stato un periodo, anni fa, in cui leggevo solo libri di Grisham, Scarpetta, Patterson e Lee Child! Per fortuna poi ho iniziato ad ampliare il raggio delle mie letture preferite e a godermi un mondo di libri variegati.

Sinossi: Si firma "il Maestro" e la lezione che intende impartire è di quelle che la città di New York non dimenticherà tanto facilmente. Un commesso di un elegante negozio di abbigliamento, il maître dell'esclusivo 21 Club e una hostess dell'Air France sono le prime vittime della scia di morti che il Maestro si sta lasciando dietro, una scia che non sembra seguire un disegno preciso. La sua sete di vendetta appare inestinguibile, ma quale oscuro rancore la sta alimentando? L'intero dipartimento di Polizia di New York è sotto pressione, e in particolare il detective Michael Bennett, che deve fronteggiare un'emergenza anche nella vita privata. Rimasto vedovo da poco, Michael ha infatti una numerosa e amatissima famiglia da seguire, ben dieci figli adottivi che mettono a dura prova la sua pazienza. E mentre le indagini si complicano e Bennett si ritrova impantanato in una falsa pista, che finisce per confondere ancora di più le carte, il vero assassino arriva a minacciarlo molto da vicino, nei suoi affetti più cari...

Recensione: Dopo tanto tempo ho ripreso in mano un libro di James Patterson... anni fa ne avevo letti parecchi con protagonista  Alex Cross e mi avevano appassionata veramente tanto. Questo invece racconta le avventure del detective Mike Bennett e del suo ruolo di negoziatore per la polizia di New York. Stavolta il caso da risolvere è piuttosto intricato: un killer psicopatico uccide persone a caso, apparentemente non collegate le une alle altre. Bennett, vedovo con maxi gruppo di figli ammalati da accudire, viene incaricato di seguire il caso e le sue mosse infastidiscono il sospetto. Irritano a tal punto il killer che lo coinvolge direttamente nel suo perfido piano, anzi, cosa ancor peggiore per Bennett, si serve della sua famiglia per trascinarlo con sè nel folle piano programmato in maniera perfetta. La trama, nei libri di Patterson e anche in quelli ora scritti con Michael Ledwidge, è sempre piena di adrenalina, di suspence, di ansia che ti fa divorare pagina su pagina per arrivare al finale. Anche in questo, dove Mike è una persona normale, con una vita caotica di padre vedovo aiutato solo dalla perfetta ragazza alla pari, il lettore è trascinato nella vicenda, si unisce al detective per scovare indizi utili. Almeno a me succede così, mi scopro a ipotizzare colpevoli e moventi, seguendo e ammirando comunque la caparbia tenacia di Bennett, un tipo tosto proprio come Alex Cross, che rispecchia il mio ideale del perfetto poliziotto : dedito alla causa, incurante dei pericoli, protettore della quiete e della vita altrui e, cosa eccezionale, difensore estremo della propria famiglia. Si, perchè la forza di Mike esce prorompente nel momento in cui il malvivente rapisce la sua adorata figlia. Da lì Patterson e Ledwidge descrivono le gesta di un superman con un cuore d'oro: dopo aver affrontato pericoli e proiettili il suo pensiero va sempre alla moglie defunta Maeve, anzi, pensa a lei molto spesso ed è così tenero e romantico tutto questo! Ecco, parlare di un thriller che si legge davvero di gusto e trovarci la vena sentimentale, beh, credo sia l'apoteosi per me! Davvero un bel libro e riscopro così un autore che avevo accantonato e che mi piace ancora come tempo fa.

domenica 15 aprile 2018

Recensione: Io prima di te di Jojo Mojes

In questo post vi parlo di un libro che mi ha fatto veramente venire un nodo in gola, ho pianto parecchie lacrime ma non sono una piagnucolona, ve lo assicuro, è che leggendo ho riflettuto parecchio sul tema trattato e così si sono aperti i rubinetti!

Sinossi: A ventisei anni Louisa Clark sa tante cose.
Sa esattamente quanti passi ci sono tra la fermata dell'autobus e casa sua. Sa che le piace fare la cameriera in un locale senza troppe pretese nella piccola località turistica dove è nata e da cui non si è mai mossa, e probabilmente, nel profondo del suo cuore, sa anche di non essere davvero innamorata di Patrick, il ragazzo con cui è fidanzata da quasi sette anni. Quello che invece ignora è che sta per perdere il lavoro e che, per la prima volta, tutte le sue certezze saranno messe in discussione.
A trentacinque anni Will Traynor sa che il terribile incidente di cui è rimasto vittima e che l'ha inchiodato su una sedia a rotelle gli ha tolto la voglia di vivere. Sa che niente può più essere come prima, e sa esattamente come porre fine a questa sofferenza. Quello che invece ignora è che Lou sta per irrompere prepotentemente nella sua vita portando con sé un'esplosione di giovinezza, stravaganza e abiti variopinti.
Nessuno dei due, comunque, sa che la propria vita sta per cambiare per sempre.

Recensione: Comincio subito col presentare i protagonisti: Louisa, stravagante e spiritosa assistente di Will, giovane uomo reso tetraplegico da un incidente. Lui ha tutto e di colpo si ritrova senza nulla... privato di tutte le libertà costretto a dipendere da altri per i bisogni più elementari. La sua famiglia decide di aiutarlo dopo aver saputo che sta meditando sul suicidio assistito in Svizzera. Louisa viene assunta proprio per cercare di far desistere Will dal suo proposito e per farlo riappassionare alla vita. Il ragazzo ha promesso alla sua famiglia che avrebbe aspettato sei mesi prima di mettere attuare il suo desiderio di morte. Louisa cerca in tutti i modi di svegliare Will dal suo torpore e di trascinarlo verso qualsiasi cosa lo possa far divertire o interessare. Non tutto fila liscio, anzi, gli ostacoli per i due sono dietro ogni angolo ma il tempo scorre e i due, piano piano si avvicinano e si apprezzano. Louisa comincia a mettere in discussione la sua relazione con Patrick e a sentirsi molto coinvolta dalla vicenda di Will, molto più di quanto vorrebbe. Ho letto il libro e ho pianto tanto, tantissimo... cosa che non mi succede spesso! L'argomento trattato, nonostante sia addolcito dalla storia romantica, rimane un pugno nello stomaco. Mi sono chiesta più e più volte cosa farei io nei panni di Will... ed è difficile rispondere. Non si può capire a fondo la sua condizione perché bisogna esserci, in quelle condizioni. Sapere di avere il mondo in mano: carriera, soldi, fidanzata e poi, in un secondo, perdere tutto e rendersi conto di tutto questo. Deve essere terribile, senza contare poi che le conseguenze invalidanti non permettono di fare nulla da soli. Difficile davvero sapere se è preferibile vivere comunque o trovare pace ricorrendo all'eutanasia. E' altrettanto arduo però stare dall'altra parte: trovarsi nei panni dei familiari che devono stare vicino a chi soffre e nascondere il dramma che li stritola. la famiglia di Will conosce i suoi progetti ma come può assecondarli? Come si può rinunciare alla presenza dei propri cari? Nonostante la difficoltà che la vita comporta come può essere preferibile la morte di chi si ama? Louisa, con il suo amore per Will, non riesce a fargli cambiare idea ma la sua morte non è la fine di tutto solo dei suoi patimenti. Lei deve essere serena come lui voleva vederla, non si muore mai davvero finché il ricordo rimane nel cuore ci ama (cit.). Il libro della Mojes, per me, è un libro che ti entra nel cuore e ti fa riflettere; non è il semplice racconto romantico ma tra le sue righe passa una sorta di traccia per riflettere: la vita è bella, sempre oppure solo finchè non accade qualcosa che ci cambia radicalmente la vita? Ci vuole più coraggio per continuare a sopravvivere o per decidere di dire basta? Un bel dilemma...

mercoledì 11 aprile 2018

Recensione: Una vita da libraio di Shaun Bytrell

Ciao! Le mie letture procedono più o meno spedite... spesso dipende dal libro che mi trovo ad avere tra le mani e dagli impegni che la mia numerosa famiglia ha durante la settimana. Oggi scrivo di  Una vita da Libraio
Il libro di Shaun Bytrell mi ha incuriosita tantissimo da quando l'ho visto in libreria ma non ho voluto cedere all'acquisto impulsivo e ho temporeggiato finché per la challenge Tutti ad Hogwarts con le 3 Ciambelle non ho trovato l'obiettivo che mi chiede di leggere un libro con la copertina blu! Quale occasione migliore per assecondare la mia curiosità repressa fino a quel momento? Ed eccomi qui, ora, a presentarvelo e a raccontarvi quello che ne penso.

Sinossi: Un paesino di provincia sulla costa scozzese e una deliziosa libreria dell'usato. Centomila volumi spalmati su oltre un chilometro e mezzo di scaffali, in un susseguirsi di stanze e stanze zeppe di erudizione, sogni e avventure. Un paradiso per gli amanti dei libri? Be', piú o meno…  Dal cliente che entra per complimentarsi dell'esposizione in vetrina, senza accorgersi che le pentole servono a raccogliere la perdita d'acqua dal tetto, alla vecchietta che chiama periodicamente chiedendo i titoli più assurdi, alle mille, tenere vicende di quanti decidono di disfarsi dei libri di una vita. The Book Shop, la libreria che Shaun Bythell contro ogni buonsenso ha deciso di prendere in gestione, è diventata un crocevia di storie e il cuore di Wigtown, villaggio scozzese di poche anime. Con puntuta ironia, Shaun racconta i battibecchi quotidiani con la sua unica impiegata perennemente in tuta da sci, e le battaglie, tutte perse, contro Amazon. La sua è l'esistenza dolce e amara di un libraio che non intende mollare.


Recensione: Il libro racconta della vita di Shaun ( è una biografia) da quando ha acquistato la libreria nel suo paese e si trova a mettere la sua passione per i libri a disposizione di chi li apprezza ma anche di chi non ne capisce il valore. Le sue giornate sono piene di storie: i suoi aiutanti, i clienti, gli amici, le persone da cui acquista i libri usati, i suoi paesani. Un piccolo mondo che Shaun osserva da dietro le vetrine del The Book Shop e anche in base alle vicissitudini che la gestione della libreria comporta. Quello che ho notato subito è la necessità di avvalersi delle vendite online ma anche la forte contrarietà che ciò gli provoca. Gli affari, per chi vende libri, non sono fonte di ricchezza ma spesso Shaun deve discutere con i clienti per far capire il reale valore di ciò che vende. Il suo libro è un vero e proprio diario, scritto giorno per giorno, dove si legge di chi entra, di chi compra, le richieste particolari, gli acquisti e i venditori dell'usato. Insomma è un resoconto chiaro e puntuale di come si svolge il suo lavoro di libraio scozzese. Confesso che, oltre alla curiosità che il titolo ha suscitato in me (ho sempre sognato di lavorare o addirittura possedere una libreria! Sarà per questo che in casa mia ci sono libri sparsi ovunque?) gran parte delle mie aspettative hanno trovato soddisfazione. Bytrell spiega il bello e il brutto del suo lavoro, la gioia di chiudere la giornata con vendite soddisfacenti e la frustrazione di dover giustificare a clienti incompetenti il prezzo di libri già in svendita. L'avvento di grossi marchi che curano le vendite online tolgono il piacere di entrare in libreria che per me rimane un piccolo angolo magico dove chi ama i libri si rifugia per avere qualche momento di pace e di sogno. Le vetrine che cambiano a seconda del periodo, le poltrone vicino al caminetto, gli scatoloni pieni di libri usati... che belle immagini per chi, come me, adora i libri; Shaun Bytrell descrive, con giornaliera puntualità, tutto quello che riguarda un lavoro che non può esaurirsi solo con l'orario di apertura ma continua anche pensando ad eventi e ad attività che possono avvicinare le persone al bel mondo dei libri. La leggera malinconia che alla fine mi rimane è data dalla consapevolezza che le persone apprezzano sempre meno il gusto di una buona lettura scelta in libreria, molto semplice affidarsi agli acquisti su Internet ma molto diverso il gusto che se ne ricava. Anche io confesso che compro spesso attraverso gli store online ma nessuno mi toglie i miei pomeriggi passati a scovare libri nella mia libreria preferita! E fare la libraia continuerà sempre ad essere il mio sogno!



mercoledì 4 aprile 2018

Recensione: L'illusione della verità di Wendy Walker

Buon pomeriggio e benvenuti tra le righe delle mie esternazioni "librarie" che tanto mi piace scrivere e oggi vi parlo del libro L'illusione della verità di Wendy Walker che ho letto, sperando di aver indovinato, per risolvere un enigma nella challenge Tutti a Hogwarts con le 3 ciambelle

Sinossi: Quella sera, in casa scoppia una lite furiosa. Dopo le urla e i pianti, si avverte il rombo di un motore, poi il silenzio. La mattina seguente, le sorelle Tanner sono scomparse. L’auto della diciassettenne Emma viene ritrovata nei pressi della spiaggia: all’interno, solo la borsa e le scarpe della ragazza. Della quindicenne Cassandra, invece, nessuna traccia. Senza ulteriori indizi, le autorità vagliano tutte le ipotesi, per poi congelare il caso.
Tre anni dopo, Cassandra torna a casa… da sola. Racconta che lei ed Emma sono state rapite e tenute prigioniere su una misteriosa isola del Maine, senza telefono, televisione o elettricità. La sua versione dei fatti, però, è piena di buchi; in particolare, il racconto del giorno della scomparsa non coincide con le deposizioni raccolte dai detective. Sembrerebbe che la memoria della ragazza sia ancora compromessa dal trauma eppure, per la psicologa forense Abby Winter, i conti non tornano. È successo qualcosa quella notte di tre anni prima, qualcosa che la famiglia Tanner sta tentando disperatamente di nascondere. In cerca di risposte, la dottoressa rivolge quindi lo sguardo verso la madre, il patrigno e il fratellastro di Cassandra. A poco a poco, nel quadro apparentemente perfetto di quella famiglia come tante, Abby intuisce inquietanti crepe e indizi che conducono lungo una strada costellata di menzogne, inganni e tradimenti. Una strada che Abby sarà costretta a percorrere, se vuole salvare Emma…

Recensione: Questo libro è stato una sorpresa: l'autrice di cui non avevo ancora letto nulla e soprattutto la trama, così tremendamente sconvolgente! Wendy Walker scrive la storia di una famiglia in cui la madre sovrasta  i destini delle due figlie. Una sera Cassandra ed Emma spariscono e tre anni dopo torna soltanto Cass, la sorella minore. Al suo ritorno, circondata da persone che analizzano, indagano, interrogano e scavano per ricostruire quei tre anni di oblio, Cass ricostruisce la sua storia e quella di chi era con lei in quel periodo. Emma, Rick e Bill con Lucy. Con il supporto della dottoressa Abby e dell'agente speciale Leo Cass racconta i momenti che hanno passato lontane da casa e la sua più pressante richiesta è che la aiutino a cercare Emma, sua sorella. L'inizio del libro mi ha fatto riflettere (alla fine però, quando tutto è svelato) perchè dice: "Crediamo a ciò che vogliamo credere. Crediamo a ciò che abbiamo bisogno di credere. Forse non c'è differenza tra volere qualcosa e averne bisogno. Ma so che la verità è sfuggente..." bene, questa secondo me racchiude tutto il senso del libro e di quello che la Walker vuole dirci. Le famiglie, anche quelle che sembrano perfette, spesso nascondono angosce e malesseri invisibili da fuori ma devastanti per chi li subisce. Cass e Emma sono l'esempio di tutto questo e la loro mamma non ha saputo difenderle dal suo "urlo", non è stata capace di proteggerle al pari del loro papà che se ne è andato e del patrigno che ha fatto ancora più disastri. Judy ha bisogno di aiuto ma, chiuse le porte della sua casa, nessuno si accorge di quanto accade oltre all'apparenza, di quanto male stia causando alle sue figlie e di come loro non riescano a reagire a tutto questo. Proprio Cass ammette che ci si adegua a tutto per necessità, anche a star male, in fondo basta avere la sicurezza di un pasto caldo o un tetto sopra la testa; come potevano sottrarsi alla pessima influenza di una madre in difficoltà? Complimenti a Wendy Walker che ha saputo tenermi sulle spine fino alla fine, non posso descrivere oltre la trama ma vi assicuro che davvero è ben scritto. La storia di Emma e di Cass vi trascina alla ricerca della svolta decisiva, vi porta a supposizioni e a deduzioni che sembrano perfette ma, dietro ogni pagina, scatta la sorpresa... un nuovo dettaglio che scompiglia la faccenda e la riporta, di nuovo, ad arrancare dietro al colpo di scena successivo.  Insomma, non lo so se ho indovinato il mio Cappello Parlante per questo mese ma sono certa di aver comunque letto un bel libro!