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lunedì 16 ottobre 2017

Recensione: Qualcosa di vero di Barbara Fiorio

Buona giornata! Buon inizio di settimana a tutti. oggi scrivo la recensione del primo dei due libri da leggere per il ventiduesimo giro di ruota della Challenge di Laura e Laura, mi affretto a scriverne la recensione. Il mio obiettivo è Copertina Bianca e con questo libro direi che ci siamo...

Descrizione: A rincasare ubriachi nel cuore della notte si rischia di inciampare in qualsiasi cosa: un gradino, i lacci delle scarpe, uno stuoino fuori posto. Ma se ti chiami Giulia, sei una pubblicitaria di successo e per te l'infanzia è solo una nicchia di mercato, puoi anche inciampare in una camicia da notte con una bambina dentro: Rebecca, la figlia della nuova vicina. Allora, tra i fumi dell'alcol, puoi persino decidere di ospitarla per una notte sul tuo divano. Salvo poi rimanere invischiata in sessioni di fiabe da raccontarle ogni volta che la madre, misteriosamente, non c'è. Da Cenerentola a Pollicino, da Raperonzolo alla Sirenetta, purché siano sempre le versioni originali: quelle di Perrault, dei Grimm e di Andersen, dove i ranocchi si trasformano in principi soltanto se li lanci contro un muro, e non sono certo i baci a risvegliare le più belle del reame. Se invece ti chiami Rebecca e sei arrivata da poco in città, puoi provare a conquistare i compagni di classe con le "fiabe vere". Salvo poi imbatterti nelle temibili bimbe della Gilda del cerchietto, pronte a screditarti con le versioni edulcorate della Disney. E forse, nonostante i tuoi nove anni, cercherai di far capire a Giulia, la tua amica del pianerottolo, che, anche se i principi azzurri nella realtà non esistono, l'uomo giusto a volte è più vicino di quanto si pensi. Ciò che ancora non sai è che la verità costa cara. E non solo perché certe cose è meglio non raccontarle, specie quando ci sono di mezzo i segreti degli adulti.

Recensione: La protagonista è Giulia, pubblicitaria in carriera che per la testa ha solo tanti slogan da creare ma lo è anche Rebecca, piccola vicina di casa di Giulia. La loro amicizia comincia da un incontro di notte ma poi continua e mette insieme l'ironia un po' cinica di Giulia con la lucida vivacità di Rebecca. La piccola amica vuole le favole ma non quelle finte, vuole che la verità le sia raccontata tutta perché sa bene che nel mondo degli adulti le cose non sono né belle né buone. Quindi le favole che Giulia racconta non terminano mai con il vissero felici e contenti e questo innesca conseguenze poco simpatiche per la vita sociale di Rebecca. La sua mamma, che scappa da eventi da dimenticare e la cui storia strappa un impeto di rabbia e indignazione, lavora di notte e non è molto contenta dell'amicizia nata tra lei e Giulia. Nel frattempo la collaborazione tra Giulia e Lorenzo, al lavoro, piano piano si trasforma in qualcosa di imprevisto e potente... Rebecca e il suo compagno di classe Daniele sono sempre più convinti che i draghi sono simpatici e che le principesse sono stupide ma queste loro idee non sono molto ben accettate a scuola! Il vicino di casa di Giulia e Rebecca, un vecchio attore pensionato, rende più poetica la convivenza e le notti che la piccola trascorre in cerca di compagnia per compensare la mancanza di mamma. Questo libro è stato veramente pieno di sorprese, adoro Giulia e il suo modo di raccontare le favole! Io no ci riuscirei mai, il senso del lieto fine lo considero una cosa intoccabile ma sono anche realista e so che mai capita, nella vita, che le cose si risolvano magicamente, purtroppo. Adoro anche la piccola Rebecca, così tremendamente sveglia nonostante sia ancora una bambina e abbia una mamma che ha più bisogno di lei che non il contrario. E Leone... che dire! Vorremmo tutti un vicino così! E alla fine, Giulia che tanto dura non è, scopre che l'amore può esistere anche per lei... ed ecco il lieto fine che nessuno mi può toccare!!! 

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