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domenica 28 maggio 2017

Recensione: La via del sole di Mauro Corona

Ciao e buona domenica! oggi vi parlo del libro da poco terminato, il primo che ho l'occasione di leggere tra quelli scritti da Mauro Corona. Ho scelto questo titolo perché devo raggiungere l'obiettivo 11  per la Challenge La Ruota delle Letture e, per farlo, mi è stato chiesto di leggere un libro ambientato in montagna. Pensando a che libro scegliere mi è subito venuto alla mente Corona.

Descrizione: "Nessuno è tanto annoiato quanto un ricco" dice Mauro Corona parafrasando il grande poeta Iosif Brodskij, e lo sa bene il protagonista di questo romanzo, un ragazzo talmente abituato a ottenere tutto dalla vita che ormai da tutto è nauseato. Di ottima famiglia, ricchissimo e anche piuttosto affascinante, a nemmeno trent'anni è già uno stimato ingegnere cui non manca davvero nulla: ville, automobili, ma anche amici, donne e salute. Un eccesso di cose per lui sempre più opprimente... È per questo che di punto in bianco decide di dare una svolta radicale alla sua esistenza abbandonando il lavoro e rinunciando a ogni comodità per andare a vivere in una baita di montagna. E proprio mentre comunica ai genitori l'intenzione di ritirarsi sdegnosamente dal mondo, ne capisce ancora più profondamente le ragioni. Evocando le memorie dell'infanzia, scopre infatti i ricordi buoni: visioni di cime lontane, limpide sorgenti, ruscelli canterini, pascoli verdi e cascate lucenti di sole. Sì, il sole! È lui il ricordo più bello, il vero motivo che lo spinge a lasciare tutto e trasferirsi lassù. Ma una volta tra i monti, dove finalmente può dedicarsi incessantemente alla contemplazione della palla infuocata, si accorge che le ore di luce a sua disposizione non gli bastano più...

Recensione: Il protagonista di questo libro è un ricco figlio di papà che decide di trasformarsi in un moderno eremita. Soltanto una cosa lo rende felice... il sole! E solo una cosa lo irrita tanto: le montagne che possono privarlo della luce del sole. La sua scelta di demolirle una a una, riuscendo peraltro a farne addirittura un fruttuoso business, non lo lascia tranquillo come sperava. Non trova pace, vede sempre un picco o una cresta che lo disturba, li fa crollare deturpando il paesaggio ma ignorando le critiche e gli allarmi. Diventare una delle persone più malviste in circolazione non lo preoccupa minimamente e continua fino alla vecchiaia la sua opera devastante. Un sogno premonitore lo allarma ma ormai il male ha già preso possesso del suo corpo, i soldi che tanto si è affannato a guadagnare non lo possono salvare. Decide, come opera espiatrice, di devolvere la sua fortuna ai bimbi meno fortunati, credendo così di redimere una vita fatta di distruzione e disprezzo per la  natura. Io ho finito a fatica questo libro, mi aspettavo un Corona più incisivo e meno legato ai luoghi comuni. Mi spiego: credevo che il desiderio di cambiare vita dell'ingegnere fosse dettato da un sano moto di ribellione verso la famiglia ricca e che la montagna potesse essere lo sfondo per una storia di avventure e amicizie montanare. Invece il protagonista ama così tanto il sole che decide di distruggere tutto ciò che lo nasconde ai suoi occhi e tutto il libro gira intorno a quest'opera folle... poco conta che alla fine lui doni tutto in beneficenza, io lo davo per scontato un gesto simile a quel punto. No, non  mi è piaciuto per niente, non ci sono figure che emergono e nemmeno l'ometto brutto e sgraziato che annota su un quadernetto i misfatti del giovane riesce ad avere un posto di spicco nella storia. A parer mio questo libro è una storia leggera che può servire da monito a chi crede di ottenere tutto senza pagare pegno... e basta.
Ciao e alla prossima!

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